Dr. Antonio Nicolosi
Psicologo del benessere, psicoterapeuta, analista junghiano e specialista in tecniche immaginativo-corporee
Carl Gustav Jung
"Il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, che l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico"
Perché la terapia junghiana?
Il focus principale dell'analisi junghiana, rispetto ad altre forme di psicoterapia, è esplicitamente l'enfasi sull'unicità e sull'espressione delle proprie potenzialità. Questo processo, che Jung definì "individuazione", è molto spesso ostacolato o fortemente rallentato da situazioni traumatiche esterne o da disposizioni caratteriali interne, spesso in contrasto con la volontà cosciente. "Diventare sé stessi" è quindi un processo lungo di comprensione e spesso anche di accettazione che permette di elaborare ed ottimizzare quell'insieme unico e irripetibile di disposizioni interne ed ambiente esterno che ognuno di noi è. Naturalmente l'enfasi sulla propria unicità non è un invito all'individualismo e all'alienazione dalla socialità: conoscere le proprie potenzialità, svilupparle appieno nella consapevolezza anche dei propri limiti permette di mantenere un equilibrio con l'altro, il "diverso da noi" (sia esterno che interiore) e quindi fare sì che la sfida continua ai nostri punti di vista e al nostro modo di vedere il mondo diventi una risorsa di crescita continua ed apertura al cambiamento anziché un ostacolo contro il quale opporsi.